13 Novembre 2021 - Animali
Animali domestici e condominio
Come evitare liti furibonde con i vicini.
Ci sono regole che vietano la presenza di animali domestici in un condominio?
La risposta è no! Non solo all’interno della propria abitazione non può essere vietata la detenzione di un animale domestico, ma la legge tutela gli animali anche nell’uso delle parti comuni del condominio. Questo ovviamente purché i proprietari applichino poche, semplici regole.
Si tratta di poche mosse. Fare un po’ di attenzione nella gestione dei gatti e dei cani in condominio per evitare di litigare con tutti i condomini (soprattutto con quelli a cui gli animali domestici stanno proprio antipatici!).
- Indice dei contenuti:
- Quali sono i doveri del proprietario?
- E se il condominio è ostile e impone nuovi divieti?
- E se i condomini contestano mancanza di igiene e decoro?
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1. Quali sono i doveri del proprietario?
Cosa devono fare allora i proprietari per evitare lamentale continue? In breve: tenere un atteggiamento rispettoso e responsabile a tutela del proprio animale, nel rispetto delle norme igieniche e della quiete degli altri condomini.
Più precisamente?
Ecco una lista di doveri che il proprietario di un animale in condominio farebbe bene a non scordarsi mai:
- Tenere i documenti degli animali in regola. Un animale in salute non costituisce pericolo né per i suoi simili né per gli altri condomini. Per questo gli animali domestici devono essere registrati all’anagrafe e quindi avere il microchip. Inoltre sarà necessario tenere in regola il libretto sanitario rilasciato dal veterinario di fiducia. Di cosa si tratta? Di un libretto appunto in cui sono registrati vaccini, profilassi di sverminazione, trattamento antiparassitario, ecc.
- A guinzaglio negli spazi comuni. Negli spazi condominiali comuni l’animale domestico (soprattutto il cane) deve essere tenuto al guinzaglio. Può essere lasciato libero solo a condizione che non siano presenti bambini o persone che abbiano paura dell’animale. Per quanto riguarda i cani nello specifico devono indossare un guinzaglio che non superi 1,5 metri di lunghezza e il padrone deve portare sempre con sé la museruola da applicare all’animale in caso di necessità (ad es. situazioni di rischio o all’interno di spazi ristretti).
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- Pulizia e decoro. E’ consentito l’uso del cortile per la passeggiata del proprio animale domestico nel rispetto delle norme igieniche, bisogna però raccoglierne i bisogni, sia dentro che fuori il condominio. Il proprietario deve anche assicurarsi che non siano sporcate le aree di passaggio (ad esempio scale, pianerottolo e ascensore, ecc.) in caso contrario, il proprietario dovrà rimediare immediatamente. Da questo punto di vista è consigliabile di portare sempre dietro i sacchetti per raccogliere le deiezioni e risciacquare.
- disturbo della quiete: le lamentele condominiali più diffuse quando sono presenti anche degli animali domestici, riguardano i rumori. È chiaro che un animale lasciato da solo a lungo possa piangere e lamentarsi disturbando il vicinato. Una recente sentenza della Corte di Cassazione ha stabilito che queste modalità di dialogo rientrano nella loro natura, si tratta del linguaggio attraverso cui comunicano e per questo non glielo si può impedire. Per evitare di incorrere in situazioni di disturbo della quiete pubblica (nel caso di sforamento dei decibel ammessi per legge) si consiglia di non lasciarlo da solo in casa per più di 5 ore, dargli le giuste attenzioni o portarlo da un educatore comportamentale per ridurre così il rischio di disturbo.
- risarcimento danni: il responsabile in caso l’animale domestico rompa qualcosa, sporchi o, malauguratamente, morda/graffi qualcuno è il suo proprietario e questi ha l’obbligo di risarcire i danni causati. Stipulare una polizza assicurativa di responsabilità civile per danni causati dal nostro animale domestico contro terzi è una scelta saggia: il costo oscilla tra gli 80 e i 130 euro in media media. Queste polizze coprono dal rimborso spese per i danni effettuati, alla responsabilità civile, ai risarcimenti in caso di danni provocati a terzi, fino al rimborso di spese veterinarie ed interventi chirurgici. Per quanto si possa essere prudenti può sempre succedere qualcosa e il proprietario dell’animale è responsabile sia economicamente che penalmente.
2. E se il condominio è ostile e impone nuovi divieti?
Cosa succede se nonostante tutte queste precauzioni e il comportamento esemplare dei propri animali domestici i vicini manifestano lo stesso ostilità e decidono di imporre severe regole condominiali?
Qualsiasi regolamento o delibera condominiale che preveda divieti o che contenga disposizioni a discapito dell’animale domestico può quindi essere impugnato e annullato.
Ecco come fare per annullarli:
- se il divieto o la disposizione non compare tra gli argomenti all’ordine del giorno della riunione condominiale, ma è stato inserito tra le “varie ed eventuali” la delibera può essere considerata nulla. In questo caso sarà sufficiente inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno all’amministratore di condominio.
- se il divieto è stato inserito all’ordine del giorno sarà necessario fare ricorso al Giudice di Pace entro 30 giorni dalla data della deliberazione o dalla data di ricevimento del verbale. In questo caso bisognerà descrivere la violazione e la situazione vessatoria nei confronti del proprio animale domestico, allegare il verbale d’assemblea e la documentazione attestante lo stato di buona salute dell’animale.
REGALO GATTINI
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PICCIONI CALIFORNIA
DIAMANTI DEI GOLD
PAPPAGALLINO
WESTY
Eccezione:
- Esiste un’eccezione: se il Regolamento Contrattuale, ossia il regolamento redatto dal costruttore dello stabile, prevede la clausola di divieto di detenzione di animali in casa, questo prevale sulle norme del Codice Civile in quanto trae forza vincolante dalla espresse volontà dei contraenti. Quindi prima di acquistare o affittare un immobile bisognerà verificare l’esistenza o meno del Regolamento Contrattuale e informarsi su cosa prevede.
- inoltre nessuno, per quanto infastidito a torto o a ragione dalla presenza di un animale, è autorizzato a maltrattarlo, nuocergli o minacciarlo: se un vicino o qualche individuo non identificato lo minaccia esplicitamente va presentata una denuncia scritta alla Polizia o ai Carabinieri.
3. E se i condomini contestano mancanza di igiene e decoro?
Va ricordato che è a loro carico la prova del reato: quindi dovranno essere loro a dimostrare con dati oggettivi (ad esempio attraverso una perizia di parte da richiedere a Polizia Municipale, ASL, tecnici abilitati, ecc.) che l’animale è causa di deterioramento delle parti comuni, sporcizia, o che sia portatore di malattie. Da questo punto di vista è importante, come già ricordato, avere sempre con sé il passaporto vaccinale aggiornato che attesti lo stato di buona salute del proprio animale domestico.
Scopri come prenderti cura dei tuoi animali domestici nella nostra sezione news dedicata agli animali. Ogni settimana novità e aggiornamenti su salute, alimentazione, curiosità e svago per i tuoi amici pelosi.