12 Gennaio 2022 - Consigli, Lavoro, News
Pensioni 2022: ecco come fare domanda
Fino al 31 dicembre 2022 i lavoratori dipendenti per andare in pensione anticipata dovranno raggiungere la cosiddetta “Quota 102“: la Legge di Bilancio 2022 dà infatti la possibilità di andare in pensione prima del previsto se si hanno almeno 64 anni di età e di un’anzianità contributiva minima di 38 anni.
- Indice dei contenuti:
- Cos’è quota 102?
- Pensioni: come fare domanda nel 2022?
- Pensioni 2022: come calcolare i contributi?
- Pensioni 2022: calcolo dell’assegno
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L’INPS ha già comunicato sul suo sito le modalità di presentazione della domanda: i lavoratori iscritti alle gestioni private e pubbliche amministrate dall’INPS potranno inviare online la domanda per richiedere la pensione ed altre prestazioni previdenziali, tra le quali anche l’assegno di invalidità, l’assegno sociale, il ricalcolo (ricostituzione) della pensione, le rate di pensione per gli eredi e l’estratto conto certificativo.
1. Cos’è quota 102?
Di regola, per andare in pensione, occorre che un lavoratore sia in possesso di alcuni requisiti (detti ordinari), che sono:
- per la pensione di vecchiaia: minimo 67 anni d’età, oltre ad almeno 20 anni di contributi;
- per la pensione anticipata: 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini. L’accesso alla pensione prescinde dall’età anagrafica.
La pensione con “Quota 102” invece è una misura temporanea prevista per il solo 2022 come preparazione allo “scalone” previsto dalla Legge Fornero. Quota 102 permette ai lavoratori dipendenti di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro rispetto ai requisiti ordinari, con:
- 64 anni d’età;
- 38 anni di contributi (continuativi).
2. Pensioni: come fare domanda nel 2022?
La procedura è descritta sul sito dell’INPS, che informa che è possibile fare richiesta di pensionamento in tre modi: online; con l’assistenza dei patronati; o rivolgendosi al Contact Center dell’Inps.
Cosa fare? Beh, il cittadino in possesso delle credenziali di accesso (SPID, Carta nazionale dei servizi, Carta di identità elettronica 3.0) può compilare e inviare la domanda telematica di pensione disponibile fra i servizi on line, sul sito dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, nella sezione “Domanda Pensione, Ricostituzione, Ratei, ECOCERT, APE Sociale e Beneficio precoci”.
Una volta effettuato l’accesso e scelta l’opzione “Nuova prestazione pensionistica”, occorre selezionare in sequenza:
- “Anzianità/Anticipata/Vecchiaia” > “Pensione di anzianità/anticipata” > “Requisito quota 102”
Devono, infine, essere selezionati il Fondo e la Gestione di liquidazione.
La domanda, come già detto, può essere presentata anche per il tramite degli Istituti di Patronato e degli altri soggetti abilitati all’intermediazione delle istanze di servizio all’INPS ovvero, in alternativa, può essere presentata utilizzando i servizi del Contact Center.
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3. Pensioni 2022: come calcolare i contributi?
Per andare in pensione nel 2022 con “Quota 102” non bastano però i 38 anni di contributi se non sono stati maturati anche 35 anni di contributi continuativi (al netto dei periodi di disoccupazione, malattia o infortunio non integrati dal datore di lavoro).
Per raggiungere questi 38 anni consecutivi però è possibile “cumulare”, cioè sommare, anche i versamenti accreditati in casse diverse (eccetto quelli presso le gestioni di previdenza dei liberi professionisti).
Inoltre sarà possibile sommare anche i periodi assicurativi versati o accreditati presso le forme di assicurazione obbligatoria gestite dall’INPS (ma attenzione: i periodi assicurativi coincidenti devono essere considerati una sola volta!).
L’INPS ha poi confermato che è possibile sommare gratuitamente la contribuzione accreditata presso: Assicurazione generale obbligatoria INPS; forme esclusive e sostitutive dell’Assicurazione generale obbligatoria; Gestione separata.
4. Pensioni 2022: come calcolare l’assegno
Chi ha iniziato a lavorare dopo il 1 gennaio 1996 avrà l’assegno mensile calcolato su base contributiva. Chi invece è stato assunto prima del 1996 ha due opzioni, a seconda dei contributi versati:
- base retributiva fino al 31.12.2011, poi contributiva, per chi ha più di 18 anni di contributi al 31.12.1995;
- base retributiva fino al 31.12.1995, poi contributiva, per chi ha meno di 18 anni di contributi al 31.12.1995;